08 settembre 2016

Palazzetto del CONI di Montereale occupato. Nasce il centro sociale Anzacresa.

Striscione dello Spazio Liberato Anzacresa

E' un tam-tam di volantini e facebook che invita i cittadini di Potenza, il giorno 6 settembre 2016, ad una riunione presso il palazzetto del CONI a Montereale. Due collettivi cittadini, Potenza Ribelle e Controra, nella mattinata hanno occupato un piano dell'edificio per farlo diventare un centro sociale al servizio della città. 


La riunione inizia nell'attesa che la delegazione dei due collettivi ritorni dall'incontro in Comune durante il quale il Sindaco De Luca informa i giovani del collettivo che il comune è in attesa di ristrutturare l'edificio, di proprietà del Demanio, e di restituirlo alla città quindi l'occupazione non può continuare, loro rispondono che quando vedranno gli operai arrivare libereranno l'area. Insomma nulla di nuovo, ognuno è pienamente nel proprio ruolo. La domanda vera è: come reagiranno i cittadini di Potenza?

Bandiera pirata davanti al Palazzetto CONI
Intanto sono circa un centinaio le persone presenti a questa assemblea pubblica, moltissimi i giovani, qualcuno più maturo non manca. Sono tutti ad ascoltare i ragazzi dei due collettivi, quelli che hanno occupato, per capire da loro il da farsi. Si parla di conseguenze legali dell'atto di occupazione, si parla di restare a dormire per evitare che l'edificio ritorni sotto il controllo delle autorità, si ipotizzano le attività che si potrebbero svolgere in questo spazio che è stato battezzato "Spazio Liberato Anzacresa".

Tutte aperte sono le ipotesi e le possibilità intorno a questa iniziativa che vuole aggregare una comunità intorno a questo luogo e che al di là della chiara connotazione politica, intesa come partecipazione alla vita collettiva, lancia il messaggio alle istituzioni che qualcosa manca, di qualcosa si sente necessità.

Assemblea del 6 settembre
Se questa esperienza collettiva dovesse quindi concludersi con uno sgombero o con un abbandono da parte degli occupanti per la ristrutturazione dell'edificio, non si dimentichi questo momento facendo finta di niente. Sarebbe bello se questa iniziativa segnasse una nuova era di ascolto e di collaborazione fra chi in questa città sente l'esigenza di stare insieme e di fare arte e cultura.

A tutti i ragazzi di Anzacresa auguri e grazie per questo coraggio. A noi tutti la preghiera di andare oltre il facile incasellamento ideologico su questa questione.

Scritto da G.P.

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